Rimpatri diretti dall’Albania, l’accusa del Pd: “Violate le leggi”

Espulsioni in Albania
La risposta da ambienti del Viminale: i rimpatri dal Cpr di Gjader senza passare dall’Italia sono consentiti dalle intese stabilite tra Roma e Tirana

Il 9 maggio scorso, nel silenzio del governo, un charter partito da Roma direzione Il Cairo ha fatto scalo a Tirana per far salire a bordo cinque cittadini egiziani rinchiusi nel Cpr di Gjader. Un’operazione – rivelata su L’Altra economia – che ieri la deputata del Pd Rachele Scarpa ha definito “un grave precedente” oltre che “una vera e propria violazione della Direttiva europea in materia di rimpatrio, delle garanzie procedurali, del diritto a un ricorso effettivo e del principio di non-refoulement”. La dem ha quindi annunciato di aver “immediatamente depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro dell’Interno su quale base giuridica sia stato disposto questo rimpatrio forzato”.
Da qui la risposta da ambienti del Viminale, che hanno ribattuto come i rimpatri dal Cpr di Gjader senza passare dall’Italia siano consentiti dalle intese stabilite tra Roma e Tirana. Ma come sottolineava già ieri su queste pagine Gianfranco Schiavone dell’Asgi, non si sa nulla di queste intese successive che, comunque, non possono violare da parte italiana la normativa interna e dell’Ue. L’espulsione dall’aeroporto di Tirana è infatti contraria da un lato all’articolo 13 della Costituzione, che stabilisce che il pieno controllo di legittimità sull’allontanamento dal territorio nazionale può ritenersi tale solo se l’intero processo avviene nel territorio in cui sussiste la giurisdizione italiana. Dall’altro viola anche la Direttiva rimpatri dell’Ue, che definisce “allontanamento” l’espulsione che può avvenire solo dal territorio di uno Stato membro, perché le garanzie previste dal diritto europeo devono valere in ogni fase della procedura di espulsione.
A commentare ieri quanto dichiarato dal Viminale anche Filippo Miraglia dell’Arci, che ha parlato dell’”ennesima dimostrazione del metodo Meloni-Piantedosi: dato che una cosa la diciamo noi è vera a prescindere da leggi, direttive e convenzioni internazionali!”. E ha aggiunto: “Ciò che viene espresso dal Viminale è da respingere al mittente perché in palese contrasto con l’ordinanza della Cassazione che ha rinviato alla Corte di Giustizia Europea la decisione sulla legittimità del trattenimento”.
l'Unità